Seguire
un’alimentazione corretta durante il periodo della gravidanza
e
successivamente quello dell' allattamento costituisce un fattore di
grande importanza al fine di tutelare il corretto sviluppo del futuro
bambino ed una sua adeguata crescita.
Bisogna
seguire una dieta
equilibrata nei
micro e macro nutrienti e introdurre la giusta quantità di calorie
necessarie a soddisfare il bisogno energetico della mamma e del bimbo
che porta in grembo.
Ciò
non significa però, come si credeva un tempo, che bisogna “mangiare
per due”.
L’obesità
in
gravidanza provoca in più dislipidemia, iperinsulinemia, disfunzioni
vascolari e infiammazione cronica. Queste modificazioni danneggiano
l’endotelio e contribuiscono a complicare la gravidanza. Il
sovrappeso e l’obesità aumentano, infatti, il pericolo di andare
incontro a diabete gestazionale ed ipertensione.
L’ideale
è portare avanti la gestazione partendo da una condizione di
normopeso (BMI compreso tra 20-25) laddove l’aumento di peso
auspicabile sarà compreso tra 9 e 15 Kg. Nel caso in cui si partisse
da una condizione di sottopeso (BMI < 18,5) è invece auspicabile
aumentare di peso dai 12 fino ai 18 Kg. Infine, è bene ricordare
che, nel caso in cui si fosse in sovrappeso o obese (BMI > 25),
non si devono prendere durante la gravidanza più di 11 Kg.
Da
queste evidenze, appare chiaro come affidarsi ad un nutrizionista di
fiducia possa essere di aiuto per affrontare un periodo così
delicato e importante quale la gravidanza. Un altro motivo per
affidarsi ad un nutrizionista è quello relativo all’estetica della
donna che come sappiamo è messa a dura prova dalla fisiologica
ritenzione di liquidi e tensione dei tessuti a seguito del brusco
aumento e diminuzione del peso corporeo. Smagliature e cellulite sono
in agguato e appaiono più evidenti proprio quando sono troppi i kg
presi durante la gravidanza, kg che tendono spesso ad essere smaltiti
con grande difficoltà. Per evitare le smagliature,
è necessario prendere
questi kg poco alla volta e non tutti insieme; stesso discorso vale
per il dimagrimento troppo rapido che porta sempre alle smagliature
della pelle.
Per
quanto riguarda invece il discorso relativo all’allattamento,
il consiglio unanime dei nutrizionisti è da sempre quello di non
fare delle diete "fai da te" durante tale periodo. Ciò che
si teme, infatti, è che la donna vedendosi ingrassata cominci a fare
una dieta pericolosa per lei e soprattutto inadeguata per far
crescere al meglio il bambino. Dopo il parto, la maggior parte delle
donne, desiderano recuperare il peso ed il tono muscolare che avevano
prima della gravidanza. Allattare al seno aiuta già a perdere peso
in misura di un chilo al mese circa considerando un consumo di
calorie che oscilla tra 600 e 950 kcal/die per produrre 850 ml di
latte al giorno.
Una
corretta dieta moderatamente ipocalorica stilata dal nutrizionista
non influenza la produzione di latte e consente di cominciare già
durante la fase di allattamento a perdere i Kg di troppo presi
durante la gravidanza, garantendo un adeguato nutrimento al
nascituro.
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